giovedì 26 marzo 2015

Blog#dodici: Uomo e tecnologia


L’uomo sin dagli albori ha sempre cercato di superare se stesso accrescendo le proprie conoscenze in ogni campo del sapere. Questa sua sete di scoperta ha portato singoli uomini o intere civiltà a dar vita ad infinite invenzioni che hanno caratterizzato intere epoche e periodi storici, spesso modificando il tessuto stesso della società e quindi determinandone costumi e cultura. L’umanità ha conosciuto la sua straordinaria storia evolutiva grazie all’inarrestabile susseguirsi di ricerche e innovazioni tecnologiche ed è quindi assodato il ruolo fondamentale che da sempre questi fattori hanno svolto nel processo di miglioramento della specie. Tuttavia se da un lato la tecnologia risulta essere, con un’accezione estremamente positiva, alla base dell’evoluzione, dall’altro lato ha dato origine in varie occasioni anche a situazioni profondamente negative.
Per poter spiegare meglio questo concetto va preso in analisi il frequente rapporto che si instaura fra la scoperta di nuove tecnologie e il loro repentino utilizzo in ambito militare. Infatti in ogni epoca le scoperte fatte in ambito civile sono sempre state manipolate e perfezionate in modo tale da poter essere utilizzate nell’industria bellica e in generale per favorire il progresso delle tecnologie militari. Facendo un esempio possiamo prendere in considerazione i primi utensili fabbricati dagli uomini primitivi che consistevano in pietre, generalmente di selce, scheggiate su di una faccia e quindi rese taglienti. Inizialmente questi utensili venivano utilizzati per facilitare le azioni quotidiane, fin quando non ci si rese conto che fissandoli in cima a dei bastoni si trasformavano in lance e potevano essere utilizzati anche per altri scopi come la caccia oppure per difendersi dalle bestie feroci, fin qui il loro utilizzo risulta essere estremamente positivo e vantaggioso per la razza umana. Tuttavia ci si accorse presto che esse non erano più soltanto utensili ma armi che potevano essere utilizzate oltre che per difendersi da animali selvaggi anche per attaccare altri uomini nel tentativo di sopraffarli. E’ in questo momento che, con l’uso “improprio” delle sue scoperte, l’uomo ha dato inizio a quel processo che vedrà il continuo susseguirsi nella storia di vari scontri fra “tecnologia positiva” e “tecnologia negativa” e che generalmente viene chiamato progresso. Pertanto il progresso non sempre si rivela essere favorevole all’uomo e ciò accade per via delle conseguenze derivanti dal cattivo uso della tecnologia. Perciò se prima si è parlato di tecnologia “positiva” e “negativa” lo si è fatto in modo improprio in quanto le scoperte tecnologiche in sé non sono né positive né negative, ma possono risultare tali in base al buono o cattivo uso che ne viene fatto.
Riconducendo il discorso all’ epoca moderna la nostra attenzione si concentra sui nuovi settori che l’evoluzione tecnologica ci ha portato a scoprire quali, ad esempio, l’informatica. Per cui ai vecchi utensili in legno e pietra come lance e amigdale, si sostituiscono oggi computer e smartphone che, pur essendo strumenti sideralmente distanti dai primi, sono soggetti alle stesse “leggi” di questi. Infatti sempre più spesso vengono condannate le nuove tecnologie per il loro presunto influsso dannoso sulla nostra società, senza tener conto del fatto che il problema di fondo non è la tecnologia in sé ma l’utilizzo sbagliato che viene fatto di essa. Quindi il problema reale non è lo smartphone o internet, ma l’incapacità della maggior parte degli individui di utilizzare certi strumenti nel modo giusto, cioè senza esserne condizionati in modo quasi patologico.

Pertanto l’inadeguatezza dell’uomo di fronte alla tecnologia risulta riassumibile in due situazioni: o egli ne fa un uso improprio andando a favorire la guerra e la distruzione; oppure si lascia assorbire dalla tecnologia in modo tanto viscerale da giungere gradualmente ad una situazione di sempre maggiore dipendenza da essa.

Nessun commento:

Posta un commento